Interviste : Alfio Catania

1. In sole tre parole cosa rappresenta l’arte per te?

Un percorso dentro un bosco profondo, buio e bellissimo, un enigma senza via d’uscita, una malinconia, una trascendenza, un illusorio riscatto contro un mondo pieno di limiti.

2. Quale opera d’arte pittorica del dopoguerra ad oggi vorresti avere su una tua parete?

Ora come ora un bella e grande tela di Emilio Scanavino.

3. Cosa offre e cosa toglie l’arte nel web per un artista non affermato?

Limiti … il web è stato per un artista come l’inganno di una donna fatale. Promesse non mantenute dopo preludi fatti di parole e non di fatti, ma come si sa, l’illusione seppur non si mangia alimenta. Sono sicuro che molti grandi artisti del passato se fossero vissuti nel tempo del web sarebbero stati confinati in un centinaio di “like” o al massimo in qualche mostra autofinanziata. Ma tolto il web cosa mai pretendere da un tempo asettico, segnato da una profonda crisi individuale e sociale così disincantata, così priva di futuro e di bellezza?

4. Ritieni giusto pagare per esporre o per partecipare a qualunque iniziativa facilmente proposta via web?

Pagare è come pretendere un ti amo da una prostituta. E’ l ultima carta rimasta in mano al baro.

5. Dicci un libro, un film e un disco che ti hanno particolarmente colpito negli ultimi due anni.

Un libro? Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler di Massimiliano Parente. Invece per la musica la grande scoperta dei tre primi album degli anni settanta di Alan Sorrenti. Di film invece ne cito i primi due che mi vengono in mente: Moliere in bicicletta e The artist . E se ci mettessimo pure le serie televisive direi: Breaking bad e Walking Dead.

6. Invece vorremo sapere il nome di un artista straniero e uno italiano che ami, sempre dal dopoguerra ad oggi…

Bacon e Mario Schifano, inesorabilmente Schifano sopravalutato e altrettanto sottovalutato come facciamo fare sempre noi italiani. Un’artista come Schifano se fosse nato in America sarebbe diventato un’icona. Un artista deve essere coerente con quello che propone e quello che vive. E’ lui lo era fino all’autodistruzione. Vero e selvatico come si deve.

7. Tornando sul tema web, per un artista non pensi che tutto si sia inflazionato perdendo smalto e corposità, disperdendosi senza lasciare alcun segno?

Per un artista Internet con il tempo ha perso smalto rivelandosi una trappola micidiale che ha deflazionato arte e artisti. Trovare in un monitor freddo e piatto un opera d’arte pittorica è un po’ come come guardare in televisione una trasmissione di cucina: si vede ma non nutre, non si sentono né sapori né odori. Questo per chi fa pittura è molto molto limitante in un’inflazione di improvvisatori, megalomani e bravi artisti. I quadri bisogna toccarli, sentirne l’odore, seguirne le sue dimensionalità materiche, le sue sfumature inalterate da un freddo schermo. Il web serve solo per un confronto tra artisti, non certo per vendere o sfondare nel grande show dell’arte contemporanea; questo non più!

8. E se la pensi così dove stanno la colpa e il problema? E cosa consiglieresti?

Consiglierei innanzi tutto di guardare il tempo e la società dove vive, comprenderla sviscerarla domandandosi innanzi tutto se quello che fa lo fa per che cosa. Per cosa si dipinge o si crea per davvero? Per un pugno di like in più? Per autocelebrarsi illudendosi che partecipando a qualche mostra si diventi veri artisti? Cosa serve per davvero il web per un artista in tempi di crisi come questi? Mi sembra che siano finiti i tempi fugaci dove si vendeva facilmente qualsiasi cosa uno proponesse. Questi sono tempi dove devono essere gli altri a scoprire per bravura fiuto e fatalità l’artista che è in noi. Non si può spiattellare ai quattro venti celate vanità di quanto si è bravi immiserendo le proprie opere seminandole ovunque sul web. L’arte è po’ come l amore…non morireste dal ridere se uno-a spasimante non facesse altro che lodarsi delle sue prodezze? in amor non vince chi fugge?

9. In poche parole: se fossi un curatore artistico scommetteresti sul tuo lavoro investendo tempo e denaro?

Se fossi un curatore artistico per prima cosa ci farei una bella chiacchierata con il sottoscritto; un‘anamnesi generale tanto per capire con chi avrei a che fare.

10. Un libro o un saggio sull’arte che vorresti consigliare?

Una Biografia Mario Schifano di Ronchi Luca dove dentro c‘è veramente di tutto….c’ è vita d’artista allo stato puro … la vita di un uomo che sapeva troppo e non sapeva a chi dirlo se non attraverso l’arte e un’esistenza non certo tranquilla.

2014-41122-303447_19240_11453_t  Alfio Catania. serie Made in Italy n . 18 . 2014

 

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